17 agosto 2024 – 09:20
Nella calda giornata di Ferragosto, le carceri di Torino e Ivrea sono state teatro di un vero inferno. Risse tra detenuti, agenti feriti, incendi appiccati nelle celle e persino un tentativo di evasione hanno scosso la tranquillità delle strutture penitenziarie. L’emergenza è stata gestita con grande tempestività grazie all’intervento coraggioso degli agenti della polizia penitenziaria, supportati da colleghi provenienti da altri istituti del Piemonte. Otto agenti sono stati ricoverati in ospedale per ricevere cure a seguito delle lesioni riportate durante gli scontri o a causa dell’intossicazione provocata dal fumo dei materassi dati alle fiamme.Leo Beneduci, il segretario generale dell’Osapp, ha dichiarato la necessità di richiedere l’impiego immediato di ulteriori forze dell’ordine, inclusa l’Esercito, poiché la situazione all’interno delle carceri era diventata insostenibile e la sicurezza non poteva più essere garantita. A Ivrea, un detenuto tunisino ha reagito violentemente dopo che gli è stato impedito di spostarsi in un’altra sezione per parlare con un connazionale, causando ferimenti a uno degli agenti presenti.I disordini più gravi si sono verificati alle Vallette, con detenuti che si sono attaccati fisicamente al terzo piano del padiglione B e hanno dato fuoco a un materasso. Nel frattempo, nel padiglione C i reclusi visibilmente ubriachi hanno distrutto arredi, danneggiato il sistema di videosorveglianza e sabotato l’illuminazione. Per impedire l’ingresso agli agenti, hanno versato olio sul pavimento e appiccato il fuoco a diversi materassi.In mezzo al caos generale fatto di urla e violenze verbali, diversi operatori della polizia penitenziaria sono stati aggrediti e feriti gravemente. La situazione è stata finalmente ristabilita intorno alle prime ore del mattino successivo grazie all’intervento risoluto delle forze dell’ordine presenti sul posto.