07 gennaio 2025 – 19:45
Stefano Milanese, l’ingegnere di 52 anni ferito con due colpi di pistola dalla sua vicina di casa, l’ex campionessa di sci Vera Schenone, si è finalmente risvegliato dal coma farmacologico. Dopo un secondo intervento chirurgico presso le Molinette, è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva sotto la supervisione della dottoressa Marinella Zanierato. Nonostante sia cosciente e non intubato, i medici mantengono riserve sulla prognosi. La ricostruzione dell’accaduto dovrà passare attraverso il racconto di Milanese, che verrà presto interrogato dagli investigatori per chiarire tutti gli aspetti del tragico episodio. L’attesa è tesa anche sulle motivazioni che hanno portato Vera Schenone a sparare all’ingegnere mentre si trovava fuori dalla sua abitazione in ristrutturazione.La famiglia di Milanese è sollevata per il suo miglioramento e spera in una pronta ripresa. Nel frattempo, presso le Molinette si è tenuta un’udienza per convalidare l’arresto della signora Schenone per tentato omicidio. La donna anziana, affetta da problemi di memoria degenerativi e seguita da un geriatra, ha scelto di non rispondere alle domande della giudice Angela Rizzo. I suoi legali hanno chiesto il trasferimento in una struttura specializzata per scontare gli arresti domiciliari.Il caso continua a suscitare interesse e preoccupazione nella comunità locale, mentre la figura enigmatica che si era introdotta nella proprietà di Milanese resta ancora avvolta dal mistero. Resta da capire cosa abbia spinto la signora Schenone a compiere un gesto così estremo e come tutto ciò possa aver influito sulle vite dei protagonisti coinvolti. La speranza rimane che la verità venga alla luce e che giustizia sia fatta per tutte le parti coinvolte in questa drammatica vicenda.