La prossima legge di bilancio segnerà l’inizio di un periodo di austerità e riduzioni nei settori della sanità, dell’istruzione e della ricerca, della previdenza, dei contratti collettivi nazionali nel settore pubblico, degli enti locali e degli investimenti. La Cgil ha sottolineato che questa non è una situazione inevitabile, ma il risultato di precise scelte politiche: la decisione di non toccare gli extraprofitti, i profitti, le rendite finanziarie e immobiliari, i grandi patrimoni, l’evasione fiscale e contributiva. In seguito all’Assemblea generale, è stata presa la decisione di avviare una mobilitazione della Cgil che potrebbe portare alla proclamazione dello sciopero generale.
Inizia l’austerità: Cgil pronta allo sciopero generale
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