10 ottobre 2024 – 12:45
Un gruppo di cittadini ha lanciato un’iniziativa per denunciare l’aumento esorbitante delle bollette energetiche, il quale è stato causato dall’indicizzazione della tariffa al costo del gas. Nonostante Iren produca calore per il teleriscaldamento da fonti alternative come la cogenerazione e il termovalorizzatore dei rifiuti, la tariffa rimane principalmente legata al prezzo del gas, rappresentando il 95% del costo complessivo. Tuttavia, dati resi pubblici da Iren stessa dimostrano che solo il 7,44% del calore prodotto per il teleriscaldamento proviene direttamente dal gas.Di fronte a queste discrepanze, un comitato di cittadini ha deciso di agire legalmente inviando una lettera di diffida all’azienda. Tra le richieste avanzate vi sono i rimborsi per gli importi addebitati in eccesso nelle bollette relative alle stagioni termiche 2021/22, 2022/23 e 2023/24, con aumenti fino al 243%. Inoltre, viene evidenziata la mancata installazione delle valvole termostatiche e dei ripartitori dei consumi termici negli appartamenti di alcuni quartieri torinesi. Nonostante l’obbligo previsto dal decreto legislativo 102/14 di dotare gli impianti di contabilizzatori di calore o termovalvole, Iren ha continuato a mantenere una tariffa forfettaria che non consente agli utenti di regolare i propri consumi in modo efficiente.Questa politica tariffaria ha generato un grave danno economico per numerose famiglie residenti nelle zone periferiche della città, caratterizzate da bassi redditi già erosi dalla crescente inflazione. Secondo le stime del comitato, le differenze nei costi energetici sono significative: mentre in un condominio con tariffe a consumo si è registrata una spesa media di 295 euro nella stagione 2020/21, nei condomini soggetti alla tariffa forfettaria il costo è salito fino a 860 euro. Una disparità economica che ammonta a ben 560 euro tra le due situazioni.