02 novembre 2024 – 08:48
La moderna struttura di Gastroenterologia dell’Ospedale Parini di Aosta ha recentemente introdotto un innovativo strumento per la diagnosi delle patologie epatiche a partire da ottobre. Il “Fibroscan” rappresenta un passo avanti significativo, consentendo una valutazione rapida, indolore e non invasiva per identificare con precisione le malattie croniche del fegato. Questo dispositivo all’avanguardia evita la necessità di ricorrere alla biopsia epatica, riducendo al minimo le complicazioni associate e permettendo un monitoraggio accurato nel tempo, in linea con le linee guida internazionali.Il dottor Stefano Okolicsanyi, responsabile della Struttura, spiega che il Fibroscan utilizza ultrasuoni per valutare l’elasticità del tessuto epatico e individuare la presenza di fibrosi e cirrosi. Grazie alla misurazione della velocità di propagazione degli ultrasuoni attraverso il fegato, questo dispositivo fornisce un indice numerico che indica il grado di fibrosi e steatosi (accumulo di grasso) presenti nell’organo. L’introduzione di questo modello avanzato nei servizi ambulatoriali della Gastroenterologia presso l’Ospedale Parini soddisfa le esigenze della popolazione valdostana, eliminando la necessità di recarsi fuori regione per sottoporsi a questa innovativa procedura diagnostica.Il Fibroscan consente una valutazione precisa della consistenza del fegato in termini di fibrosi o cirrosi, oltre a individuare la presenza di steatosi, distinguendo tra steatosi semplice e steatoepatite, una forma più grave che si prevede diventerà la principale causa di trapianto epatico nel prossimo futuro.Il dottor Okolicsanyi sottolinea che attualmente circa il 20% dei pazienti affetti da cirrosi in Valle d’Aosta presenta steatoepatite, un dato preoccupante in costante aumento negli ultimi anni. Grazie all’adozione di questa nuova tecnologia diagnosticata, sarà possibile offrire ai pazienti uno strumento non invasivo per monitorare l’efficacia dei trattamenti dietetici e farmacologici.