Le devastanti inondazioni che hanno colpito il Sud Sudan hanno avuto conseguenze disastrose su una vasta popolazione, con un totale di 1,4 milioni di persone coinvolte e oltre 379.000 individui costretti a lasciare le proprie case. Le cifre allarmanti sono state rese note dall’ufficio Onu per il Coordinamento degli affari umanitari (Ocha), mettendo in luce l’entità della crisi umanitaria che si è abbattuta su 43 contee del paese e sulla regione contestata di Abyei, ambita sia dal Sud Sudan che dal Sudan.Il comunicato dell’Ocha sottolinea la gravità della situazione, evidenziando come più di 379.000 persone siano state costrette alla fuga in 22 contee e ad Abyei, dove le condizioni di vita sono diventate estremamente precarie a causa delle inondazioni. Inoltre, si segnala un preoccupante aumento dei casi di malaria in diversi Stati colpiti dalle alluvioni, creando ulteriori sfide per un sistema sanitario già messo a dura prova.Le conseguenze delle inondazioni vanno ben oltre i danni materiali causati dalle acque torrenziali: la diffusione della malaria minaccia di sovraccaricare ulteriormente le risorse sanitarie disponibili e rendere ancora più critica la situazione nelle zone colpite. È necessario un intervento tempestivo e coordinato per affrontare questa emergenza umanitaria e garantire assistenza alle comunità colpite, proteggendo la loro salute e sicurezza.La solidarietà internazionale è fondamentale per sostenere gli sforzi di soccorso e ricostruzione nelle aree devastate dalle inondazioni nel Sud Sudan. Solo attraverso una risposta unitaria e concertata sarà possibile mitigare gli effetti disastrosi di questa calamità naturale e offrire speranza alle persone colpite che cercano rifugio e assistenza urgente.
Inondazioni devastanti nel Sud Sudan: 1,4 milioni di persone coinvolte, oltre 379.000 sfollati
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