05 dicembre 2024 – 09:31
Il mio animo è inquieto. Questo incubo persiste, un incubo che si ripresenta nella mia vita. Non troverò pace finché queste accuse continueranno a macchiare la mia reputazione sia come individuo che come figura politica. La politica, un campo minato di insidie e diffamazioni che talvolta mi fa desiderare di abbandonarlo per ritornare alla professione di ingegnere presso l’Anas. Forse questa sarebbe l’unica soluzione per porre fine alle calunnie che mi circondano.Su tutti i suoi canali social, Antonio Decaro, ex sindaco di Bari e attuale europarlamentare, ha risposto alle dichiarazioni rilasciate ieri a Bari dal collaboratore di giustizia Nicola De Santis riguardanti un presunto incontro tra Decaro e Massimo Parisi, fratello del noto boss Savino di Japigia. Un incontro che Decaro ha sempre negato e per il quale la procura di Bari ha già archiviato le indagini.Una persona sconosciuta afferma che anni fa ho incontrato il fratello del capofamiglia Parisi nella mia stessa città, davanti a tutti. Questa accusa è così assurda da dovrebbe lasciarmi indifferente, ma non è così. L’inquietudine pervade ancora il mio essere. Mi chiedo cosa altro debba fare per liberarmi definitivamente da queste infamie. Come posso impedire che il mio nome venga associato alla mafia? Devo ribadire nuovamente di aver denunciato personalmente coloro che si dice abbia incontrato? Devo sottolineare ancora una volta che ho chiesto al Comune di costituirsi parte civile contro queste stesse persone? È necessario ricordare che vivo sotto scorta da anni?Molti mi consigliano: “Rimani sereno”. Ma io non riesco a trovare pace interiore. Concludo con amarezza sui miei profili social: “Non sono tranquillo”.