Intensificazione delle sanzioni USA contro la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina

Il Presidente Donald Trump si prepara a intensificare le sanzioni degli Stati Uniti nei confronti della Russia al fine di porre fine alla guerra in corso contro l’Ucraina. Questo è quanto emerso da un’intervista rilasciata al New York Post da Keith Kellogg, inviato speciale degli Stati Uniti per il conflitto ucraino. Secondo Kellogg, sia Kiev che Mosca dovranno compiere delle concessioni per mettere fine alle devastanti perdite umane causate dal conflitto. Il livello attuale di applicazione delle sanzioni contro la Russia è considerato solo un tre su una scala da uno a dieci riguardo alla potenziale efficacia della pressione economica.Si ipotizza che le sanzioni possano concentrarsi soprattutto sulla produzione e sulle esportazioni petrolifere. Kellogg ha sottolineato che il Presidente Trump dimostra una profonda comprensione dell’uso della leva finanziaria, come evidenziato dalle sue azioni recenti. Giovedì scorso, Trump ha convocato il suo “team completo” di consiglieri e membri del gabinetto dedicati alla sicurezza nazionale nello Studio Ovale per discutere su come impiegare tutti gli strumenti del potere nazionale per risolvere il conflitto in corso.L’obiettivo principale è porre fine alla violenza prima di avviare negoziati per complessi accordi di pace, poiché uccidere non può essere la soluzione in una guerra dove la Russia sembra non mostrare interesse nel limitare le pesanti perdite umane tra le proprie truppe. L’ex generale americano ha sottolineato che la strategia deve andare oltre la pressione militare e includere anche pressioni economiche e diplomatiche.Inoltre, ha evidenziato come i russi siano abituati a combattere guerre di logoramento, citando l’esempio della battaglia di Stalingrado dove persero 700.000 uomini senza cedere. Pertanto, la soluzione al conflitto attuale richiede un approccio multifronte che includa diversi tipi di pressioni per raggiungere una soluzione pacifica e duratura.