Intenso clima elettorale in Iran: affluenza in aumento al ballottaggio delle presidenziali a Teheran

Il clima elettorale in Iran si fa sempre più intenso con l’aumento dell’affluenza al ballottaggio delle elezioni presidenziali a Teheran. Il governatore della capitale, Alireza Fakhari, ha dichiarato che la partecipazione è cresciuta significativamente rispetto al primo turno della scorsa settimana, registrando un aumento di circa un terzo. Questo fenomeno è stato confermato dai dati ufficiali, che indicano una partecipazione passata dal 20% al 32% rispetto alla fase precedente delle elezioni.Nella capitale iraniana, l’affluenza degli elettori nel primo turno era stata del 33%, mentre su scala nazionale la percentuale di partecipazione alle presidenziali si è attestata come la più bassa nella storia della Repubblica islamica, con meno del 40% degli aventi diritto che ha espresso la propria preferenza.La sfida al ballottaggio vede contrapposti due candidati di spicco: da un lato il parlamentare riformista ed ex ministro della Salute Massoud Pezeshkian, dall’altro il fondamentalista ex negoziatore sul nucleare Saeed Jalili. Nel primo turno elettorale, Pezeshkian ha ottenuto 10.415.991 voti (42%), mentre Jalili ha ricevuto 9.473.298 voti (39%) su un totale di 24.535.185 preferenze espresse in 58.640 seggi elettorali.Il team di Pezeshkian sta attivamente cercando di convincere gli astenuti del primo turno a esprimere il proprio voto in questa fase decisiva delle elezioni presidenziali in Iran.Le dichiarazioni del leader supremo Ali Khamenei hanno sottolineato l’importanza della partecipazione popolare alle elezioni, ribadendo che la mancata affluenza al primo turno non deve essere interpretata come contrarietà al sistema politico vigente.Il candidato che otterrà il maggior numero di voti assumerà la carica di presidente e succederà a Ebrahim Raisi, deceduto in un tragico incidente d’elicottero lo scorso 19 maggio.