27 maggio 2024 – 20:46
Durante l’interrogatorio Alessandro Impagnatiello ha dimostrato una lucidità sorprendente, rispondendo con coerenza a ogni domanda postagli, nonostante le discrepanze evidenti con le prove scientifiche e le testimonianze raccolte dagli inquirenti. Per ben cinque ore ha parlato ininterrottamente, mantenendo la propria compostezza anche quando ha dovuto descrivere nel dettaglio come ha ucciso la sua compagna Giulia Tramontano, incinta del loro bambino che lui stesso voleva ferire gravemente. L’omicidio è avvenuto nel salotto della loro casa a Senago: dopo averla accoltellata per tre volte, ha cercato di bruciare il suo corpo e infine l’ha abbandonato tra i cespugli nei pressi della loro abitazione.Prima di iniziare a rispondere alle domande degli investigatori, l’ex barista si è aperto parlando di seeacute; e dei profondi cambiamenti che ha subito durante il periodo trascorso in carcere. “La persona che ero allora non esiste più – ha ammesso – Questo processo mi sta aiutando a mettere ordine nei miei pensieri confusi e a confrontarmi con la verità”. Ha aggiunto di aver costruito un intricato groviglio di bugie da cui ora è finalmente uscito, riconoscendo di essere stato vittima delle proprie menzogne.Nonostante la drammaticità dei fatti narrati da Impagnatiello durante l’interrogatorio, la sua lucidità e capacità di esprimersi in modo chiaro hanno colpito gli inquirenti presenti in aula. La ricerca della verità sembra essere diventata per lui una priorità assoluta, un passo verso una redenzione personale che potrebbe portarlo a fare i conti con il proprio passato oscuro e ad affrontare le conseguenze dei suoi atti terribili.