L’eeacute;quipe di Urologia dell’ospedale regionale Parini di Aosta ha recentemente portato a termine un intervento chirurgico particolarmente complesso su un paziente proveniente dal Piemonte. Si è trattato della rimozione di una protesi peniena impiantata cinque anni prima in un altro centro medico, a seguito dell’asportazione della vescica per motivi tumorali, e contemporaneamente del posizionamento di uno sfintere artificiale per fronteggiare un grave problema di incontinenza urinaria.Le condizioni anatomiche del paziente non permettevano l’inserimento del serbatoio nel sito convenzionale, accanto alla vescica o nell’addome, quindi è stato deciso di collocarlo sotto il rene. Grazie all’utilizzo di un kit specifico per il serbatoio della protesi peniena e al prolungamento del tubo di connessione, i medici responsabili dell’intervento hanno potuto completare con successo l’operazione il 27 marzo. Il team era composto dal direttore della Struttura complessa Urologia, Emanuele Castelli, dall’andrologo Emanuele Baldassarre e dal dottor Domenico Pone. Il paziente si sta riprendendo bene e ha avuto una buona evoluzione post-operatoria.Questo caso rappresenta una novità assoluta in ambito chirurgico e secondo gli specialisti apre nuove prospettive importanti, offrendo una soluzione all’incontinenza urinaria anche per pazienti che hanno già subito interventi addominali multipli. L’eeacute;quipe aveva precedentemente realizzato un’altra operazione altamente complessa la scorsa primavera: un doppio impianto protesico (protesi peniena più sfintere artificiale) che ha introdotto una tecnica innovativa denominata ‘Austa 1500’, presentata con successo in vari congressi internazionali.
Intervento chirurgico innovativo per risolvere l’incontinenza urinaria: un caso di successo a Aosta.
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