07 febbraio 2025 – 07:45
La vicenda della fabbrica dei dossier contro magistrati e investigatori della procura di Torino si dipana in un intricato intreccio di accuse infondate e falsità che coinvolgono personaggi chiave come Giovanni Polizzi, Cristian Barilli e l’aggiunta Tiziana Siciliano. È proprio l’ex procuratore di Torino, Anna Maria Loreto, a mettere in luce il sospetto inviando una dettagliata missiva ai colleghi milanesi. L’ombra del corvo si allunga su Gianfranco Colace, uno dei pm bersaglio delle calunnie provenienti da sedicenti mittenti. Le indagini coinvolgeranno la sezione di pg della Guardia di Finanza milanese alla ricerca della verità dietro gli otto dossier pervenuti misteriosamente.Colace non sarà l’unico a subire le conseguenze di queste malefatte: anche il colonnello Luigi Isacchini sarà tirato in ballo con false accuse riguardanti inchieste sulla sanità, gli appalti pubblici e presunte turbative d’asta. Inoltre, verrà svelato un presunto legame tra la nascita dei corvi e l’inchiesta su Andrea Padalino, magistrato successivamente assolto da ogni accusa. Il coinvolgimento dell’investigatore torinese Giovanni Carella aggiunge un ulteriore tassello al puzzle: la diffusione dei dossier in diversi uffici giudiziari mette in luce una rete intricata di interessi loschi.Le accuse mosse contro Colace e Isacchini riguardano presunti favoritismi mai avvenuti, tra cui consulenze a parenti e vantaggi nell’ambito immobiliare totalmente infondati. Tuttavia, la verità verrà alla luce grazie agli accertamenti condotti dai magistrati che hanno smascherato le menzogne dei corvi. La richiesta di rinvio a giudizio per Carella è solo l’inizio di un processo che cercherà di fare piena luce su questa oscura vicenda che ha gettato discredito sul lavoro degli inquirenti coinvolti.