Le economie avanzate che conobbero un forte incremento demografico nel corso del XX secolo, ma stanno oggi affrontando una significativa inversione di tendenza, dovrebbero ripensare radicalmente le loro strategie di sviluppo e crescita. La popolazione in via di invecchiamento non solo rappresenta un fattore da considerarsi per l’attuale politica economica, ma richiede nuove scelte mirate in termini di spenditure pubbliche, riforme strutturali dei sistemi pensionistici e sanitari, riduzione degli oneri finanziari derivanti dall’erogazione di incentivi fiscali inefficienti e accrescimento dell’aliquota contributiva. In tale contesto, una delle sfide principali che gli Stati dovranno affrontare sarà quella di garantire la sostenibilità dei loro sistemi pensionistici attraverso la riduzione degli anni di lavoro necessari per raggiungere il diritto a percepire le prestazioni. Ciò richiederà un approccio che tenga conto delle diverse generazioni in termini di contributi e benefici. La sanità pubblica potrebbe essere oggetto di riforme che promuovano l’efficienza degli organizzatori territoriali dei servizi, attraverso una riorganizzazione dell’offerta per far fronte alle nuove necessità di assistenza ai malati, senza comprometterne la qualità. Inoltre il sistema sanitario potrebbe essere finanziato attraverso un aumento della quota a carico degli obbligazionisti dei titoli emessi dagli enti locali e nazionali.Nel complesso, per far fronte ai problemi legati alla popolazione in via di invecchiamento è necessario ricorrere a politiche attive del lavoro che favoriscano la riqualificazione professionale degli addetti ai lavori e l’innovazione tecnologica, in modo da aumentare l’imponibile.Gli strumenti per perseguire queste strategie sono molteplici ed una delle scelte possibili è quella di istituire un fondo autonomo alimentato dalle aziende, con il preciso obiettivo di creare posti di lavoro nel settore dei servizi alla persona.
Invecchiamento della popolazione: sfide per lo sviluppo e crescita
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