Stellantis, il gigante dell’industria automobilistica, ha recentemente reso noti i suoi piani di investimento negli Stati Uniti, suscitando un’ondata di entusiasmo e speranza. Tuttavia, la situazione in Italia dipinge un quadro ben diverso: gli investimenti promessi tardano ad arrivare e quelli effettuati sono considerati insufficienti dal sindacato Fiom Cgil. I lavoratori degli stabilimenti italiani si trovano ancora immersi in una difficile cassa integrazione, con tutte le incertezze e le preoccupazioni che ne derivano.Il segretario nazionale della Fiom Cgil, Samuele Lodi, responsabile del settore automotive, mette in luce queste criticità sottolineando anche la mancanza di incontri istituzionali tra il governo italiano e le parti coinvolte nel settore. Mentre John Elkann si incontra con l’ex presidente statunitense Donald Trump per discutere strategie aziendali e politiche industriali, a Palazzo Chigi non si registrano convocazioni ufficiali per affrontare le questioni cruciali legate all’industria automobilistica italiana.Questa disparità di trattamento tra gli investimenti esteri e quelli nazionali solleva dubbi e interrogativi sul futuro del settore in Italia. La necessità di un dialogo costruttivo tra le istituzioni governative, le imprese e i sindacati diventa sempre più urgente per trovare soluzioni concrete che possano garantire la stabilità economica e occupazionale del Paese nel lungo termine.
Investimenti Stellantis: entusiasmo negli USA, incertezze in Italia
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