L’Iran ha manifestato la sua disponibilità a intraprendere negoziati indiretti con gli Stati Uniti per risolvere la questione nucleare, sottolineando che la sua politica rimane ferma nell’evitare incontri diretti sotto condizioni di massima pressione e minacce militari. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha confermato tale posizione dichiarando all’agenzia ufficiale Irna che i negoziati indiretti, come si sono svolti nel passato, potranno continuare.In una recente intervista, il ministro aveva già affermato che il rifiuto di intraprendere negoziati diretti con il governo degli Stati Uniti non rappresentava una strategia definitiva ma piuttosto una tattica. Egli aveva sottolineato che i colloqui in corso tra l’Iran e i tre paesi europei, Francia, Germania e Gran Bretagna, possono essere interpretati come incontri indiretti con gli Stati Uniti.In un contesto caratterizzato da “massima pressione”, nessuno sarebbe disposto a intraprendere negoziazioni dirette, ha sottolineato Araghchi. Il format delle trattative è sempre una questione cruciale nelle relazioni diplomatiche. L’Iran continua quindi a preferire l’approccio indiretto.Si ricorda che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva firmato un memorandum presidenziale il 4 febbraio per esercitare massima pressione sulla Repubblica islamica nonostante le sue dichiarazioni di essere disposto a impegnarsi diplomaticamente con Teheran.
Iran: negoziati indiretti con gli Usa opzione preferita
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