18 aprile 2025 – 11:46
La reazione del ministero iraniano agli attacchi aerei statunitensi in Yemen è stata forte e indignata. Il portavoce ha definito gli eventi come “un atto di barbarie” che non solo viola la sovranità dello stato yemenita, ma anche le leggi internazionali sull’uso della forza.Gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto l’idea che i raid aerei contro gli Houthi siano una misura necessaria per contenere il potere di Teheran in Yemen. Tuttavia, questo punto di vista è stato ripetutamente criticato da Iran e altre nazioni che sostengono i ribelli houthis.Il portavoce del ministero degli Esteri ha anche sottolineato la mancanza di rispetto per il diritto internazionale e la sovranità dello stato yemenita. “Gli Stati Uniti stanno violando gli accordi di pace e stanno danneggiando i tentativi di trovare una soluzione politica alla crisi in Yemen”, ha affermato.La posizione iraniana sulla questione è complessa e radicata nella sua storia con gli Stati Uniti, soprattutto nel contesto della regione del Golfo. L’Iran sostiene che gli Houthi rappresentino un movimento popolare contro il dominio dei sauditi in Arabia Saudita, quindi sostenere i ribelli è una questione di difesa nazionale per Teheran.Gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita accusano invece gli Houthi di essere una branca della Repubblica Islamica dell’Iran che cerca di destabilizzare la regione. La posizione iraniana è stata anche influenzata da una serie di accordi politici firmati con i ribelli houthis, tra cui un accordo di cooperazione militare e uno di stabilità economica.In sintesi, gli attacchi statunitensi in Yemen sono stati visti come “un’aggressione” a livello globale, soprattutto dopo che l’Iran ha espresso la sua preoccupazione per il rischio di un escalation militare nella regione.