Italia al secondo posto in Europa per parità di genere e aumento occupazionale, sfide da affrontare

In Italia, nel 2023, si è registrato un significativo aumento dell’occupazione tra le persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni, pari all’1,5% rispetto al 2022. Questo incremento posiziona il nostro Paese come uno dei migliori in Europa, secondi solo a Malta che ha visto una crescita del 1,6%, più del doppio della media dell’Unione Europea (+0,7%).Tuttavia, nonostante questo progresso positivo, l’Italia rimane fanalino di coda per quanto riguarda il tasso di occupazione complessivo, con solo il 66,3% delle persone attive in questa fascia di età rispetto alla media UE del 75,3%. Un dato che evidenzia la necessità di ulteriori interventi per favorire l’inserimento lavorativo.Un altro aspetto interessante emerso dal report dell’Unione Europea “Key figures on Europe” riguarda il gender pay gap: in Italia si registra uno dei valori più bassi con solamente il 4,3% di differenza retributiva oraria tra uomini e donne, a fronte di una media europea del 12,7%. Questo pone l’Italia al secondo posto dopo il Lussemburgo per parità retributiva di genere.Questi dati evidenziano sia i progressi compiuti dall’Italia nel campo dell’occupazione sia le sfide ancora da affrontare per garantire una maggiore equità e inclusione sul mercato del lavoro. Sono necessarie politiche mirate e strategie innovative per continuare su questa strada positiva e ridurre le disparità esistenti.