Italia scala al sesto posto nella classifica mondiale degli esportatori di armi pesanti

L’Italia ha visto un notevole balzo in avanti nella classifica degli esportatori di armi pesanti, registrando un aumento del 138% nell’ultimo quinquennio (2020-2024) rispetto al periodo precedente. Questo ha portato il nostro Paese a scalare dal decimo al sesto posto nella top ten mondiale degli esportatori di armi, rappresentando il 4,8% del totale delle esportazioni globali. È interessante notare che nessun altro Paese al mondo ha registrato un incremento così significativo nelle vendite di armamenti pesanti.Il rapporto del Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) ha evidenziato che l’Italia ha concentrato le sue esportazioni principalmente nel Medioriente, diventando il secondo fornitore di armi alla regione dopo gli Stati Uniti, con una quota del 13%. In particolare, il Qatar è stato destinatario del 28% delle nostre esportazioni di armamenti pesanti, seguito da Kuwait ed Egitto con una percentuale dell’18%.Il report mette anche in luce un aumento considerevole delle importazioni di armi da parte dei membri europei della Nato, con gli Stati Uniti che hanno fornito la maggior parte delle armi importate. Tuttavia, le esportazioni statunitensi sono cresciute solo del 21% nel periodo considerato.Nel panorama globale, gli Stati Uniti restano il principale esportatore di armamenti con una quota del 43%, anche se per la prima volta in due decenni la maggior parte delle loro esportazioni è stata destinata all’Europa anziché al Medio Oriente. L’Arabia Saudita si conferma come principale acquirente delle armi statunitensi.Al contrario, la Russia ha visto una drastica diminuzione delle sue esportazioni di armamenti (-64%), iniziata prima dell’invasione dell’Ucraina nel 2022. La Francia è emersa come il secondo maggiore fornitore di armamenti al mondo nel periodo considerato, triplicando le sue esportazioni verso gli Stati europei e aumentando le consegne ad altri paesi dopo l’invasione russa dell’Ucraina.