L’Italia ha deciso di astenersi dalla votazione riguardante la resoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che riconosce la Palestina come idonea a diventare un membro a pieno titolo dell’ONU. Questa scelta di non esprimere un voto favorevole o contrario è stata condivisa da diversi altri paesi tra cui l’Albania, la Bulgaria, l’Austria, il Canada, la Croazia, le Figi, la Finlandia, la Georgia, la Germania, la Lettonia, la Lituania, le Isole Marshall, i Paesi Bassi, la Macedonia del Nord, la Moldavia, il Paraguay, la Romania, il Vanuatu e altri ancora.D’altra parte, nove paesi hanno espresso voto contrario alla risoluzione: Stati Uniti d’America, Israele, Palau, Nauru, Micronesia e Papua Nuova Guinea. Anche Ungheria e Argentina si sono schierate contro insieme alla Cecoslovacchia. Questa variegata distribuzione di posizioni evidenzia le complesse dinamiche geopolitiche che caratterizzano il dibattito sulla questione palestinese e sull’ammissione della Palestina come membro effettivo delle Nazioni Unite. La decisione italiana di astenersi riflette una posizione diplomatica attenta alle sfumature e alle implicazioni internazionali di questo delicato argomento.
Italia si astiene sulla risoluzione ONU per la Palestina: analisi delle posizioni internazionali
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