Julian Assange conclude il calvario giudiziario: patteggiamento e ritorno in Australia

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Julian Assange, il noto fondatore di Wikileaks, ha finalmente concluso un lungo calvario giudiziario durato ben 14 anni, dichiarandosi colpevole di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale. Questa ammissione è avvenuta davanti alla giustizia americana nel tribunale di Saipan, situato sulle Isole Marianne Settentrionali, territorio degli Stati Uniti d’America nell’Oceano Pacifico. Il Presidente Joe Biden ha concesso a Assange un patteggiamento che gli ha permesso di lasciare il Paese e tornare in Australia come uomo libero.Assange si è presentato in aula con un abito scuro e una cravatta ocra, i suoi capelli bianchi pettinati all’indietro conferivano un’aria distinta al suo aspetto. Nonostante la gravità della situazione, i giornalisti presenti hanno descritto Assange come calmo e persino di buon umore. Dopo aver ammesso la sua colpevolezza, ha scherzato con la giudice Ramona Manglona dimostrando una certa serenità d’animo.La condanna inflittagli è stata di cinque anni e due mesi, corrispondente al tempo già trascorso nel carcere di massima sicurezza vicino a Londra. Tuttavia, questo passaggio è stato considerato più formale che altro poicheeacute; l’accordo di patteggiamento era stato firmato da Assange il 24 giugno nel Regno Unito prima del suo rimpatrio in Australia su un jet privato finanziato da una raccolta fondi.Durante l’udienza, quando gli è stato chiesto come avesse commesso il reato di cospirazione per ottenere informazioni riservate, Assange ha risposto candidamente dichiarando che aveva incoraggiato la sua fonte a fornire tali informazioni al fine di renderle pubbliche. Ha sottolineato anche la sua convinzione che il Primo Emendamento proteggesse tale attività, pur riconoscendo le contraddizioni tra questo principio e l’Espionage Act.La moglie Stella ha confessato che fino alle ultime 24 ore non erano sicuri che tutto ciò sarebbe realmente accaduto. Nel frattempo, WikiLeaks ha annunciato che Assange partirà presto per l’Australia sottolineando che questo patteggiamento non avrebbe dovuto nemmeno esserci. Il governo australiano si è espresso favorevolmente riguardo all’accordo raggiunto tra la giustizia americana e Assange definendolo “uno sviluppo gradito” dopo una lunga attesa.

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