L’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica: i Fuori Concorso in veste extra-large con opere di grande spessore autoriale.

Date:

25 agosto 2024 – 19:46

In questa edizione straordinaria dell’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, i Fuori Concorso si presentano in una veste extra-large, suddivisi in tre sezioni ben distinte: ‘fiction’, ‘non fiction’ e ‘serie’. La sezione dedicata alla ‘fiction’ annovera dodici opere di grande spessore autoriale, spaziando da registi del calibro di Bellocchio a Lelouch, da Tim Burton a Pupi Avati e Takeshi Kitano.Tra le proposte italiane, spicca il film di chiusura dal sapore horror-gotico intitolato ‘L’orto americano’, diretto da Pupi Avati. Ambientato a Bologna durante la Liberazione, il film narra la storia di un giovane problematico con aspirazioni letterarie che si innamora perdutamente di una bellissima infermiera americana. L’anno successivo, il protagonista si trasferirà nel Mid West per vivere accanto alla sua amata, separati solamente da un orto. Un vero e proprio romanzo gotico che richiama l’omonimo libro di Avati (pubblicato dalla Solferino editore) da cui è tratto il film girato interamente in bianco e nero.Sempre dall’Italia emergono opere come la suggestiva ‘Allégorie citadine’ firmata da Alice Rohrwacher e l’artista francese JR, che collaborano nuovamente dopo lo spettacolo Retour à la caverne commissionato dal Palais Garnier per celebrare il rinnovo dell’Opera National de Paris. Uno spettacolo e un film che rappresentano una libera interpretazione del mito della caverna di Platone.Altro titolo italiano degno di nota è ‘Il tempo che ci vuole’, opera toccante di Francesca Comencini che racconta momenti personali vissuti con suo padre Luigi durante gli anni delle lotte politiche e sociali degli anni di piombo. Infine, non possiamo non menzionare ‘Se posso permettermi – Capitolo II’, nuova creazione di Marco Bellocchio nata all’interno della Bottega XNL – Fare Cinema 2023 come seguito del cortometraggio omonimo realizzato nel 2019.Fuori concorso brilla anche ‘Finalement’, l’ultimo lavoro cinematografico di Claude Lelouch definito “ricchissimo e testamentario” dal critico Barbera in conferenza stampa. La trama segue le vicende di Lino, un avvocato di successo apparentemente perfetto ma che improvvisamente perde l’equilibrio mentale mettendo a rischio tutto ciò che ha costruito fino a quel momento.

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