15 dicembre 2023 – 12:47
La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di mantenere una posizione di attesa, il che significa che non sta considerando al momento la possibilità di tagliare i tassi. A differenza del suo omologo americano Jay Powell, che ha già annunciato tre riduzioni per il 2024, la presidente della BCE Christine Lagarde non si lascia influenzare dall’ottimismo dei mercati e mantiene i tassi fermi al 4,5%, ribadendo che i tagli sono ancora lontani perché l’inflazione non è ancora sotto controllo. Ma la politica rigorosa della BCE non si ferma qui: a metà dell’anno prossimo inizierà la vera e propria chiusura del programma straordinario di acquisto di titoli, noto come PEPP, avviato durante la pandemia per sostenere l’economia europea in profonda recessione.Lagarde ha chiarito che non si è discusso affatto di tagli dei tassi e che non ritiene sia il momento di abbassare la guardia; c’è ancora molto lavoro da fare e quindi bisogna aspettare. Ha spiegato che la BCE rimane “dipendente dai dati” e che sono necessarie ulteriori informazioni sull’inflazione fondamentale, le quali arriveranno solo nei prossimi mesi. Al contrario, l’inflazione nominale sembra essere sulla buona strada. Nonostante un aumento previsto a dicembre dovuto all’energia, le proiezioni della BCE per il 2023 e il 2024 sono state riviste al ribasso. Gli esperti ora prevedono un tasso del 5,4% per quest’anno, del 2,7% per il prossimo, del 2,1% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Si tratta di una traiettoria migliore delle aspettative grazie alle misure restrittive iniziate a luglio del 2022 e continuate senza interruzioni con dieci rialzi fino a settembre.Le decisioni prese a Francoforte hanno rallentato l’inflazione, ma hanno anche raffreddato l’economia che ha rischiato di entrare in recessione.