La banca Mps ha concluso i primi nove mesi dell’anno con risultati finanziari positivi, registrando un utile di 1,57 miliardi di euro, in crescita del 68,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo incremento è stato trainato soprattutto dal terzo trimestre che ha contribuito con 407 milioni di euro al bilancio complessivo.Il Cet1 ratio fully loaded, indicatore di solidità patrimoniale, è salito del 28 punti base raggiungendo il 18,3%, includendo l’utile del terzo trimestre e al netto dei dividendi che verranno pagati con un pay-out del 75%. La banca senese ha sottolineato una solida crescita nei primi nove mesi dell’anno, evidenziando una generazione organica di capitale in linea con le previsioni del piano industriale. La performance operativa è stata definita eccellente e i risultati sono stati favoriti dai benefici fiscali ottenuti grazie alle Dta di Siena.Il risultato operativo lordo è aumentato del 13,7% raggiungendo 1,65 miliardi di euro. I ricavi sono cresciuti dell’8,3% a 3,04 miliardi grazie al margine di interesse e alle commissioni che hanno registrato incrementi significativi. Il settore del wealth management ha particolarmente contribuito a questo successo.Nonostante un lieve aumento dei costi operativi a 1,39 miliardi (limitato al 2,5%), il rapporto tra costi e ricavi è migliorato passando dal 48% al 46%. La raccolta totale è in crescita da inizio anno mentre gli impieghi riflettono i trend di mercato con una diminuzione del 2%. Il costo del credito si attesta sui 52 punti base come previsto.Mps ha anche completato la cessione di crediti deteriorati per circa 300 milioni di euro. Al netto di questa transazione, i crediti deteriorati lordi ammontano a 3,6 miliardi di euro (pari al 4,5% del totale) mentre quelli netti sono pari al 2,4%.
La Banca Mps chiude i primi nove mesi dell’anno con risultati finanziari positivi
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