26 febbraio 2025 – 10:45
Fabio Vaccarono, imprenditore nato nel 1971 e ex vice presidente di Google, attualmente alla guida di Multiversity, ha trasformato la sua passione per la battaglia delle arance in un vero e proprio culto. Fin da giovane, si è unito alla folla di eporediesi che invadono le piazze della città per partecipare al lancio di agrumi. L’origine di questo amore risale ai suoi giorni da scolaro alle elementari, quando un compagno di classe gli mostrò lo stemma dei Diavoli con un demonio e un forcone, scatenando in lui una vera e propria epifania.Per coloro che non hanno mai assistito alla battaglia delle arance, Vaccarono la descrive come una magia senza eguali. Questo evento evoca la più grande rivolta contadina nella storia d’Italia, come sottolineato dall’illustre storico Alessandro Barbero. La manifestazione è intrisa di simbolismo, a partire dalla leggenda della Vezzosa Mugnaia, simbolo di ribellione contro l’oppressione. La battaglia delle arance è uno spettacolo adrenalinico e divertente, ma soprattutto non violento: il fair play è il principio fondante di tutto l’evento.Inoltre, Vaccarono attribuisce alla battaglia delle arance un valore sociale e culturale profondo. Oltre all’aspetto ludico e festoso dell’evento, c’è una dimensione comunitaria che unisce le persone in un momento di gioia condivisa. La tradizione della battaglia delle arance rappresenta anche un forte legame con la storia e le radici della città di Ivrea.Infine, per Fabio Vaccarono la battaglia delle arance rappresenta la perfetta sintesi tra tradizione e innovazione: un rito antico che si rinnova ogni anno grazie alla passione e all’impegno dei suoi partecipanti. Grazie a eventi come questo, l’eredità storica del passato si mescola con la creatività del presente per creare qualcosa di veramente magico e indimenticabile.