La battaglia in corso non riguarda soltanto questioni politiche, ma si estende anche al campo culturale. Le tre preferenze che si stanno discutendo rappresentano un’anomalia peculiare della Valle d’Aosta, che ci riporta a un sistema inesistente in Italia e nella maggior parte dell’Europa. Il nostro obiettivo principale è preservare l’integrità del voto, evitando qualsiasi forma di manipolazione. Queste sono le parole di Elio Riccarand, esponente di Rete Civica, durante la conferenza stampa organizzata dalle forze ambientaliste e di sinistra a sostegno di un referendum consultivo sulla modifica della legge elettorale regionale.Inoltre, ha aggiunto che non è accettabile che su una questione così rilevante si sia giunti a promulgare una normativa debole e priva di fondamento, ignorando i warning degli uffici del Consiglio Valle. Si tratta di una forzatura arrogante che non tiene conto delle reali esigenze dei cittadini. Eugenio Torrione ha denunciato un vero e proprio inganno perpetrato ai danni dei cittadini per una legge presentata come strumento per incrementare la partecipazione femminile, ma che in realtà non rispecchia tale intento. Anche Massimiliano Kratter (Europa Verde) ha espresso preoccupazione sull’effettiva mancanza di equità di genere introdotta da questa riforma.Infine, Gabriella Poliani del Comitato Referendario (Cre) ha sottolineato con fermezza che nessuno potrà impedire lo svolgimento del referendum e negare ai valdostani il diritto all’espressione democratica. L’obiettivo delle 2.117 firme necessarie per avviare il processo referendario è raggiungibile e va difeso a ogni costo. In quattro anni sono state presentate numerose proposte di riforma elettorale, ma purtroppo si è giunti a un compromesso insoddisfacente: le tre preferenze sembrano servire soltanto a fini poco trasparenti ed elettorali.Infine, Loredana De Rosa (Potere al Popolo) ha ribadito il sostegno per un sistema di voto trasparente, consapevole e immune da qualsiasi forma di contaminazione esterna. La necessità di garantire un processo decisionale equo e libero da condizionamenti appare sempre più urgente alla luce degli eventi recenti.”
La battaglia per la democrazia e la trasparenza nella Valle d’Aosta: il referendum in difesa dell’integrità del voto
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