04 ottobre 2024 – 19:16
La bava di lumaca, da semplice prodotto curativo e cosmetico per l’uomo, si sta rivelando un’importante risorsa anche per la terapia e la protezione degli animali e delle colture. In particolare, potrebbe essere impiegata come sigillante mammario naturale per prevenire o trattare la mastite bovina, una patologia batterica diffusa negli allevamenti italiani che attualmente viene trattata con antibiotici. Questa innovativa applicazione potrebbe ridurre significativamente l’uso di farmaci e promuovere pratiche più naturali ed efficaci.La ricerca in questo ambito è condotta dall’Istituto internazionale di Elicicoltura di Cherasco in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Gli studi condotti presso i laboratori della Snail Therapy Company hanno evidenziato le notevoli proprietà terapeutiche della bava delle lumache, ottenuta attraverso un processo innovativo di estrazione cruelty-free certificato Cosmos Icea.Il direttore dell’Istituto di Cherasco, Simone Sampò, sottolinea l’importanza di validare scientificamente l’efficacia della bava di lumaca come sigillante mammario e avviare una produzione specifica che sia economicamente sostenibile per i produttori e gli allevatori. Questo rappresenta una sfida significativa per il primo gruppo di lavoro al mondo che si occupa di questa tematica specifica.Il progetto avviato a Cherasco offre interessanti prospettive nel campo della sanità animale, come evidenzia Romano Marabelli, advisor della Direzione Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale. Grazie alle rigorose pratiche di allevamento adottate nel Polo Elicicolo di Cherasco, le lumache allevate presentano standard qualitativi superiori a quelle presenti in natura, garantendo maggiore sicurezza e qualità del prodotto finale.