“La caccia all’assassino di Sharon Verzeni: analisi genetica e telecamere al centro dell’indagine”

Date:

19 agosto 2024 – 00:40

La ricerca genetica si sta ampliando in modo significativo. Attualmente, sono stati prelevati quaranta campioni di DNA nel paese e inviati al laboratorio del Ris, che conferma la grande quantità di materiale raccolto in continuazione. L’analisi genetica tra i residenti di Terno d’Isola rappresenta una delle strade che potrebbero condurre all’individuazione dell’assassino di Sharon Verzeni, vittima di quattro coltellate alle 0:52 della notte del 30 luglio. Al momento non ci sono testimoni oculari identificati, né alcuna testimonianza presentata agli investigatori. Il telefono della trentatreenne barista non ha registrato chiamate o messaggi durante la serata in cui è stata attaccata mentre svolgeva la sua abituale passeggiata per mantenersi in forma. Il luogo dell’aggressione al civico 29 di via Castegnate non è coperto da telecamere di sorveglianza. Di conseguenza, il DNA potrebbe costituire una prova cruciale contro l’assassino. I profili genetici finora ottenuti includono quelli del compagno Sergio Ruocco, dei familiari, dei residenti della zona, di alcuni individui con precedenti penali che potrebbero essere latitanti e dei soccorritori, al fine di escludere contaminazioni non rilevanti per le indagini in corso. Tutti i campioni vengono confrontati con il DNA isolato dai vestiti di Sharon, dai prelievi eseguiti durante l’autopsia e dalle tracce su alcuni coltelli recuperati dalla scena del crimine. Il DNA rappresenta la firma dell’assassino, mentre le telecamere costituiscono un mezzo che finora è riuscito a evitare per caso fortuito o grazie a una dettagliata conoscenza del territorio circostante. Nelle vie intorno a via Castegnate e dieci minuti prima dell’una del 30 luglio c’erano diversi veicoli e persone in movimento considerando l’orario notturno. Tutti questi soggetti sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza dagli investigatori hanno ricavato informazioni ritenute “utili” per le indagini in corso.

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