La percezione della malattia come una sconfitta da nascondere e eliminare è un’idea diffusa, che porta spesso alla marginalizzazione dei malati in nome dell’efficienza e della forza. La sofferenza stessa viene emarginata perché suscita timore e ostacola i progetti di vita. Queste sono le parole pronunciate dal Papa durante un’udienza all’Ail, in cui ha evidenziato come in alcune culture i malati vengano addirittura eliminati, un comportamento profondamente brutto e ingiusto.Il Pontefice ha sottolineato l’importanza di mettere al centro la persona malata, con la sua storia, le sue relazioni familiari, amicali e terapeutiche. Solo così si potrà dare senso al dolore e trovare risposte ai molteplici “perché” che inevitabilmente sorgono di fronte alla malattia. Anche quando tutto sembra perduto, il Papa ha ribadito che è possibile mantenere la speranza e cercare nuove soluzioni.Queste parole richiamano l’attenzione sulla necessità di affrontare la malattia non solo dal punto di vista medico, ma anche umano e sociale. Rispettare la dignità e il valore della persona malata significa accoglierla nella sua interezza, supportarla nelle relazioni che le sono care e offrirle conforto nel cammino verso la guarigione o la gestione della patologia. Solo così si potrà superare il tabù legato alla malattia e costruire una società più inclusiva e solidale.
“La centralità della persona malata: un appello del Papa per combattere la marginalizzazione e valorizzare la dignità umana”
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