“La Chiesa ortodossa estone si distacca da Mosca: un passo verso l’autonomia e l’unità religiosa”

Il sinodo della Chiesa ortodossa estone, precedentemente affiliata al patriarcato di Mosca, ha recentemente adottato un nuovo statuto che segna una svolta significativa nella sua autonomia e identità. Questo importante cambiamento è stato motivato dall’insistenza del governo di Tallinn, che ha sottolineato l’importanza di distaccarsi dalle influenze del patriarcato di Mosca per garantire una maggiore indipendenza e sovranità ecclesiastica.In linea con questa decisione, la Chiesa ortodossa estone si prepara a intraprendere negoziati con la Chiesa ortodossa apostolica estone al fine di consolidare tutte le comunità ortodosse presenti in Estonia sotto un’unica denominazione. Questo processo di unificazione rappresenta un passo significativo verso la coesione e l’armonia all’interno della comunità religiosa ortodossa nel paese baltico.Fin dal 2023, le autorità estoniene hanno sollecitato la Coepm a dimostrare il proprio impegno nel dissociarsi dalle posizioni politiche del patriarca Kirill della Chiesa ortodossa russa riguardanti il conflitto in Ucraina. Questo atto simbolico mirava a evidenziare la fedeltà della Chiesa ortodossa estone allo Stato baltico e alla sua sovranità nazionale.Parallelamente a questi sviluppi, il Parlamento ucraino ha recentemente approvato una legge che prevede il divieto della Chiesa ortodossa legata al Patriarcato di Mosca sul territorio ucraino. Questa mossa politica riflette le tensioni geopolitiche esistenti tra Ucraina e Russia e sottolinea l’importanza delle dinamiche religiose nell’ambito dei conflitti internazionali.In conclusione, l’evoluzione della situazione ecclesiastica in Estonia e in Ucraina evidenzia i complessi intrecci tra religione, politica e identità nazionale nella regione baltica e nell’Europa orientale. La ricerca di autonomia e indipendenza da influenze esterne rappresenta un tema centrale per le istituzioni religiose coinvolte, mentre i processi di unificazione mirano a promuovere la coesione e la solidarietà tra le varie comunità ortodosse presenti nei rispettivi paesi.