La Cina degli ultimi vent’anni è un labirinto di contrasti e di trasformazioni in continuo movimento, un crogiolo in cui le onde della modernità si infrangono contro la roccia del passato. È qui che si svolge l’intensa danza di “Generazione Romantica”, il film visionario di Jia Zhangke, che con la sua maestria di regista e artigiano racconta un percorso emotivo e sociale che sfocia nella condizione umana dell’attualità. Un viaggio senza sosta che ha catturato l’anima di questo grande autore, il quale, partendo da materiali accumulati con la sua fotocamera digitale sin dal 2001, li ricompone con un tocco di magia per renderli parte essenziale del suo affresco sulla Cina contemporanea.Il film è l’esito di una lungimiranza e di una dedizione alla propria arte che non potrebbe non essere invidiata. La scelta di fondere momenti della vita quotidiana, raccolti nel corso di questi anni, con spezzoni dei suoi precedenti lavori – recuperati ed aggiornati grazie a nuove riprese e una sensibilità di approccio nuova – è un gesto profondo che dimostra come il cinema per Jia Zhangke sia strumento in continua evoluzione, capace di cogliere il presente. La Cina dei primi anni 2000 era già stata immortalata nel suo Still Life, presentato al Festival del Cinema di Venezia nel 2006 e in concorso a Cannes nel 2005, ma ora l’autore ci offre un ritratto aggiornato della società cinese.Il modo in cui Jia Zhangke si muove all’interno dell’opera è altrettanto interessante quanto il suo contenuto. L’artista ha lavorato senza una chiara idea di partenza, lasciandosi guidare dalla sua sensibilità e dalle situazioni che sta vivendo. La pandemia gli ha dato la giusta spinta per unire in un grande ritratto sociale tutto questo materiale accumulato nel corso degli anni. E il risultato è incredibilmente attuale, un affresco ricco di sfumature che mostra l’intera gamma dei sentimenti e delle relazioni umane. La Cina del 2001, con le sue industrie in crescita e la sua gente che si affaccia sulla globalizzazione, dà passo a quella dei primi anni del XXI secolo, contraddistinta dal caos e dalle speranze che accompagnano i cambiamenti. Poi arriva l’epoca di Xi Jinping, con le sue politiche di controllo e di ripartenza economico-nazionalistica. Ma c’è qualcos’altro nel film, un filo rosso che attraversa tutta la storia recente della Cina: l’evolversi dei rapporti tra uomo e donna.Jia Zhangke non solo registra con un tocco di grande maestria queste trasformazioni sociali e culturali, ma le rivela anche dal profondo del suo cuore. Infatti è proprio attraverso la storia d’amore centrale del film che emerge tutta l’essenza dell’uomo cinese d’oggi: un soggetto sempre più solitario, a causa della sua impossibilità di vivere al meglio le sue passioni e i suoi sentimenti. È questo il grande tema di fondo di “Generazione Romantica”, capace di toccare la nostra sensibilità anche in piena pandemia.In un periodo storico così complesso, in cui le scelte politiche del potere si riflettono sulla vita quotidiana dei cittadini cinesi e il mondo intero è chiamato a prendere posizione, Jia Zhangke offre al pubblico uno sguardo profondo, intimo e umano sulla realtà cinese attuale. Il suo film diventa quindi anche una lezione di vita, un invito alla riflessione e all’apertura verso ciò che è diverso.
La Cina contemporanea attraverso gli occhi di Jia Zhangke
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