La Cina minaccia la tigre di carta Usa in una guerra commerciale senza quartiere

La Cina e gli Stati Uniti si avvicinano a una collisione ineludibile nella guerra commerciale e dei dazi. In questo contesto di tensione, il ministero degli Esteri cinese sta riscoprendo e ripropponendo le massime di Mao Zedong, ora virali su social media mandarini e X (benché bloccato dalla censura del Great Firewall per i cinesi comuni). Mao Ning, l’ufficiale incaricata della comunicazione estera dal ministero degli Esteri, sta pubblicando frasi di Xi Jinping e quelle ultra-patriottiche del Grande Timoniere contro gli Stati Uniti.Una delle massime più recenti postate da Mao Ning riguarda la famosa “Tigre di carta”. La frase, molto cara alla leadership comunista, afferma che “Gli Stati Uniti cercano di intimidire alcuni Paesi vietando loro di fare affari con noi, ma l’America è solo una tigre di carta. Non cadete nel suo bluff, basta una puntura e scoppierà”. Questo giudizio assolutamente attuale si riflette negli obiettivi del presidente Donald Trump che, mediante la sospensione dei “dazi reciproci” per 90 giorni nei confronti di decine di Paesi, ha lasciato esclusivamente il Dragone nel mirino con tariffe aggregate del carico enormi al 145%.Mao Ning, originaria della città natale di Xi Jinping, Xiangtan, nella provincia dell’Hunan, non solo sta postando massime ma anche video. La notizia è che la Cina non cederà mai nella guerra commerciale scatenata dalla Casa Bianca. Il leader comunista ripropone un messaggio del passato: una solenne promessa di Mao Zedong contro l’aggressione degli Stati Uniti alla Corea nel 1950, fatta sotto la guida di Kim Il-sung. Questo messaggio serve per il presente e la Repubblica Popolare Cinese non ha intenzione di arrendersi nella guerra commerciale lanciata dalla Casa Bianca.Mao Ning inoltre pubblica alcune video clip del Grande Timoniere che dicono: “Non importa quanto durerà questa guerra, non cederemo mai”. Questo messaggio è chiaro e vale per il presente. La Cina si appresta a combattere colpo su colpo fino alla fine nella guerra commerciale lanciata dalla Casa Bianca, come ripetono all’unisono leader, funzionari e media statali mandarini.