26 gennaio 2025 – 17:45
La situazione all’Ufficio Immigrazione di Torino è sempre più critica per i migranti, che si trovano a fare la “coda della vergogna” in attesa di rinnovare il permesso di soggiorno. Le nuove misure adottate mirano a migliorare l’organizzazione e la gestione dell’afflusso, ma cittadini e associazioni chiedono un cambiamento strutturale e duraturo. Bogdar si prepara per giorni di attesa con una tenda, un telo impermeabile, sacchi a pelo e sedie pieghevoli, supportando la sua fidanzata e sua madre in questa difficile pratica amministrativa. L’ufficio ha dovuto estendere gli orari di apertura per far fronte alla grande affluenza, arrivando addirittura ad aprire straordinariamente la sede della questura di via Tommaso Dor per accogliere chi aveva già un appuntamento prenotato. Jorge Medina Bautista, proveniente dal Perù, ha dovuto trascorrere notti sotto la pioggia prima di ottenere una prenotazione. Paula Ospina ha condiviso la fila con le stesse persone con cui aveva dormito sotto un tendone in corso Verona durante la settimana. La comunità dei migranti sta pensando di costituire un comitato per difendere i loro interessi nella città di Torino. Don Ciotti ha preso posizione sulla questione mostrando solidarietà nei confronti degli agenti di polizia impegnati sul campo, ma sottolineando anche l’importanza di trovare soluzioni concrete che garantiscano maggiore dignità alle persone coinvolte in questo complesso iter burocratico.