La Commissione Attività produttive boccia lo sconto in fattura per i bonus elettrici

La proposta di modifica dei bonus elettrodomestici avanzata come emendamento al decreto bollette ha ricevuto un duro colpo con la dichiarazione di inammissibilità da parte della commissione Attività produttive alla Camera. L’emendamento, firmato dal deputato Silvio Giovine del partito FdI, prevedeva una significativa rivoluzione nel meccanismo dei bonus elettrici, introducendo lo sconto in fattura e cancellando la classe energetica di riferimento.Tale decisione non è stata senza contesti politici e tecnici. Lo sconto in fattura costituirebbe un importante strumento per il risparmio dei cittadini, permettendo loro di fruire direttamente delle economie generate dai ribassi contrattuali stipulati dalle imprese distributrici con le aziende produttive che stanno riducendo i prezzi degli elettrodomestici, in un momento storico caratterizzato da una forte volatilità dei mercati energetici.Tuttavia, la modifica ha incontrato il rifiuto della Commissione Attività produttive per diverse ragioni, tra cui l’esigenza di armonizzare le normative vigenti con i principi europei sulle politiche energetiche e ambientali. Nonostante tale ostacolo, il dibattito sull’argomento non sembra concluso, poiché esistono altre iniziative legislative volte alla stessa direzione.In sintesi, la proposta del bonus elettrico più ampio è stata respinta ma non l’ultima parola al riguardo.