La Commissione europea, in un contesto di dibattito sulle procedure d’asilo e sulla designazione dei Paesi d’origine come sicuri, si dimostra aperta a considerare l’importanza delle eccezioni per determinate categorie di persone. Durante l’udienza relativa al protocollo Italia-Albania presso la Corte di giustizia dell’Unione Europea, l’avvocato dell’esecutivo Ue Flavia Tomat ha sottolineato che la direttiva 2013/32 non vieta la designazione di un Paese come sicuro quando la sicurezza non è garantita per specifiche categorie di individui. È fondamentale, tuttavia, che tali gruppi siano chiaramente identificabili affinché le norme possano essere applicate in modo efficace e equo. La posizione della Commissione europea riflette quindi una volontà di trovare un equilibrio tra la tutela dei diritti dei richiedenti asilo e la necessità di gestire in modo responsabile il flusso migratorio verso l’Europa.
La Commissione europea aperta alle eccezioni nelle procedure d’asilo
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