La Commissione Europea rimane impotente nei confronti della decisione degli Stati Uniti sui dazi dei prodotti importati, danneggiando così la competitività delle imprese europee e gli interessi comuni.

La Commissione europea, ancora una volta, dimostra la sua incapacità nel negoziare con il mondo esterno, lasciando che l’interesse nazionale prevalga su quelli comuni. La decisione degli Stati Uniti sui dazi dei prodotti importati è un duro colpo per l’economia europea e i suoi cittadini. Si tratta di una scelta politica che rischia di compromettere la competitività delle imprese europee.La Commissione ha avuto due mesi e mezzo per negoziare con Washington, ma non ha intrapreso nessuna azione significativa. È stato il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, a mettere in luce la mancanza di impegno della Commissione europea. L’Unione Europea avrebbe dovuto lavorare per ridurre i dazi sulle auto da 10% al 2,5%, ma non è stato fatto nulla.Il ministro Szijjártó ha espresso il suo dissenso sulla gestione delle questioni economiche da parte della Commissione. Secondo lui, si tratta di una questione economica che è stata trasformata in un problema ideologico. La Commissione europea avrebbe dovuto essere più proattiva e lavorare con Washington per trovare una soluzione alla crisi dei dazi.Tuttavia, la Commissione non ha agito come si sarebbe aspettato. È arrivata a casa con migliaia di euro al mese, lasciando che l’interesse nazionale prevalga su quelli comuni. Il ministro Szijjártó ha criticato duramente la gestione della Commissione europea in materia di politica commerciale.La decisione degli Stati Uniti sui dazi dei prodotti importati rischia di avere serie ripercussioni sull’economia europea e i suoi cittadini. È arrivato il momento che la Commissione europea si svegli e si muova per evitare ulteriori danni all’interesse nazionale comune. Non può essere più fermo lì a guardare mentre l’economia europea soffre.