26 agosto 2024 – 07:16
La Comunità di Sant’Egidio, nel mantenere vivo lo spirito di Assisi attraverso i Ponti di pace, ha affrontato temi di grande attualità durante la prima giornata dei suoi incontri a Bologna. Tra accoglienza, solidarietà, nonviolenza, Europa, guerre dimenticate e amicizia intergenerazionale, l’incontro con padre Alejandro Solalinde è stato particolarmente significativo. Fondatore di Hermanos en el Camino e minacciato più volte dai narcotrafficanti, ha attirato un folto pubblico giovanile.Il suo intervento incentrato sui migranti, causa a cui ha dedicato la sua vita sacerdotale in prima linea sulla frontiera della solidarietà, ha emozionato i presenti al Teatro Antoniano. Maria Quinto ha introdotto con eloquenza padre Solalinde, portando testimonianze dai corridoi umanitari che segue dal Libano e sottolineando che il sacerdote si occupa di altri corridoi umanitari simili.La testimonianza spirituale di padre Solalinde si è intrecciata con aneddoti di vita vissuta, marce e confronti con le difficoltà quotidiane. Ha offerto profonde riflessioni sulla differenza tra fede e religione: “La religione sono gli atti che ci permettono di parlare a Dio; la fede è ciò che ci consente di ascoltarlo”.Questo incontro ha rappresentato un momento intenso in cui il dialogo interreligioso e l’impegno per i diritti umani hanno trovato espressione concreta. La Comunità di Sant’Egidio continua così a essere un faro nella promozione della pace e della solidarietà nel mondo contemporaneo.