La decisione di Netflix di escludere Karla Sofia Gascon dalle campagne promozionali del pluricandidato agli Oscar ‘Emilia Perez’, diretto da Jaques Audiard negli Stati Uniti, ha scatenato una serie di polemiche intorno all’attrice spagnola. Candidata come migliore attrice protagonista per il ruolo del narcotrafficante trans nel film, Gascon si è difesa affermando di non avere “nulla da nascondere” e di essere vittima della “cancel culture”. In un messaggio pubblicato sul suo account Instagram, ha espresso le sue emozioni contrastanti riguardo alla situazione. Prima attrice trans candidata agli Oscar, ha sottolineato la sua trasparenza e il suo desiderio di libertà nell’esistere senza paura e nel creare arte senza barriere. Tuttavia, Gascon si è trovata ad affrontare l’ostilità di coloro che cercano di boicottarla attraverso la cultura della cancellazione. Rivolgendosi agli esperti di Hollywood e ai giornalisti che conoscono il suo percorso, l’attrice ha chiesto supporto per superare questa difficile fase e continuare a perseguire la sua carriera artistica con determinazione.
La controversia di Netflix su Karla Sofia Gascon e “Emilia Perez”: la lotta dell’attrice contro la cancel culture
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