La Corte Costituzionale, con la sua pronuncia sulla questione di legittimità costituzionale sollevata dalla regione autonoma, ha sancito che anche i comuni della Valle d’Aosta devono contribuire agli obiettivi di finanza pubblica, anche attraverso la regione. Il caso del Friuli Venezia Giulia è stato citato come esempio di come questo obiettivo possa essere raggiunto mediante l’approvazione di norme statutarie. Di conseguenza, il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha annunciato l’attivazione di un gruppo di lavoro per valutare l’elaborazione di una norma finalizzata a integrare la finanza regionale con quella degli enti locali valdostani, seguendo il modello adottato in altre regioni autonome.Inoltre, Testolin ha sottolineato che a seguito della sentenza 145/2024 la Regione è tenuta al versamento di un contributo aggiuntivo per gli anni 2024-2025 per un totale di 100 milioni di euro, di cui quasi mezzo milione destinato ai comuni valdostani. Per far fronte a questo onere, la regione sta predisponendo un disegno di legge che prevede il trasferimento delle risorse assegnate ai comuni valdostani per compensare il versamento dovuto allo Stato.Questi provvedimenti mirano a garantire un sistema finanziario integrato tra la regione e i comuni locali della Valle d’Aosta, assicurando una gestione equilibrata delle risorse e il rispetto degli obblighi previsti dalla legge.
La Corte Costituzionale impone nuove regole finanziarie per la Valle d’Aosta
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