La Corte Costituzionale Italiana si esprime su Milano-Cortina 2026: la Fondazione è ente pubblico o privato?

Il procuratore generale della Corte d’appello ha presentato un ricorso alla Consulta sulla legittimità costituzionale del decreto governativo che assegna allo Stato la natura di ente di diritto privato alla Fondazione Milano-Cortina 2026. La richiesta è stata avanzata nel contesto di un’istanza di archiviazione della indagine sulla gara per i servizi digitali, oggetto di inchieste su corruzione e turbativa d’asta a carico di alcuni indagati, tra cui l’ex amministratore delegato Vincenzo Novari.L’avvocato generale Siciliano, insieme ai pubblici ministeri Cajani e Gobbis, ha avanzato una richiesta per sollevare la questione sull’illegittimità costituzionale del decreto in questione. Secondo i pm il decreto aveva avuto l’effetto di bloccare le indagini per il reato di corruzione. Gli indagati sostengono che il comitato organizzatore sia un ente pubblico e che la natura di ente di diritto privato della Fondazione Milano-Cortina 2026 possa essere ritenuta illegittima in base alla Costituzione.I magistrati hanno chiesto una risposta alla Consulta sulla legittimità costituzionale del decreto governativo, sostenendo che l’incertezza sulla natura giuridica della Fondazione Milano-Cortina 2026 possa ostacolare la portata degli indagini. Il ricorso si rivolge al Supremo Collegio per una risposta definitiva sull’illegittimità costituzionale del decreto.La Consulta potrà inoltre decidere di richiedere informazioni ulteriori agli organi giudiziari e all’esecutivo. Potrebbe anche essere richiesta la comparizione delle parti per discutere la questione sull’illegittimità costituzionale del decreto governativo.L’istanza di archiviazione della indagine sulla gara dei servizi digitali potrà essere accolta solo dopo che sarà stata data una risposta definitiva dalla Consulta.