La Corte d’Appello di Torino conferma assoluzioni nel crac di Seat Pagine Gialle

Date:

17 luglio 2024 – 08:45

La Corte d’Appello di Torino ha confermato le assoluzioni riguardanti il crac di Seat Pagine Gialle, coinvolgente 15 persone accusate di bancarotta fraudolenta. La decisione è stata presa dopo aver valutato attentamente le implicazioni del dividendo mostruoso da 3 miliardi e 578 milioni deliberato nel lontano 2004, che secondo l’accusa della Procura avrebbe portato al collasso dell’azienda creando una situazione finanziaria insostenibile. Nel 2020, il Tribunale aveva già emesso un verdetto di assoluzione per tutti gli imputati con la motivazione che “il fatto non sussiste”. Tuttavia, la Procura aveva richiesto una revisione della sentenza di primo grado proponendo quindici condanne che sommate ammontavano a 75 anni di reclusione, definendo la vicenda come un “Vajont finanziario”. Tra gli imputati figuravano l’ex presidente Enrico Giliberti, l’ex ad Luca Majocchi, nonché diversi ex consiglieri e sindaci dell’epoca. Per uno dei sindaci coinvolti, Enrico Cervellera, il procedimento è stato interrotto a causa del decesso. La storica società torinese fu successivamente costretta a ricorrere al concordato preventivo nel 2013 per cercare di risollevarsi dalla crisi finanziaria. Secondo la difesa degli imputati, al momento in cui fu deciso il pagamento del dividendo, nessuno poteva prevedere la futura crisi aziendale poiché i profitti operativi erano in costante crescita fino al 2007. Solo successivamente si registrò un calo dovuto ai cambiamenti nelle abitudini dei clienti nei cinque anni seguenti.

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