15 gennaio 2025 – 10:01
La Corte dei Conti d’appello ha accolto il ricorso dell’ex dirigente regionale Lucia Ravagli Ceroni, attuale direttore generale dell’Università della Valle d’Aosta, che era stata condannata in primo grado a risarcire un danno erariale di 21 mila euro. La procura contabile aveva contestato che durante il suo mandato come dirigente della Direzione sviluppo organizzativo della Regione, Ravagli aveva firmato diversi contratti a tempo determinato in violazione delle normative vigenti. In particolare, erano stati presi di mira i contratti stipulati tra il 2004 e il 2011 per cinque dipendenti regionali. Nel 2016, la Corte d’appello di Torino aveva già condannato l’amministrazione regionale a risarcire oltre 58 mila euro ai lavoratori che avevano denunciato l’abuso nella rinnovazione dei contratti a termine. La procura della Corte dei Conti aveva quindi citato in giudizio la dirigente responsabile degli 11 contratti considerati illegittimi. La sentenza del dicembre del 2022 le aveva imposto di risarcire il presunto danno alle casse pubbliche. Tuttavia, due anni dopo i giudici d’appello hanno ribaltato la decisione sottolineando come ci fossero stati cambiamenti nell’orientamento giurisprudenziale riguardante casi simili nella regione Valle d’Aosta. In particolare, si fa riferimento ad altre cinque sentenze che hanno portato all’assoluzione dell’ex dirigente nel marzo del 2024. I giudici hanno evidenziato la complessità della disciplina sui contratti a termine vigente all’epoca dei fatti e hanno sottolineato che i contratti dichiarati illegali erano stati stipulati seguendo procedure regolari basate su graduatorie di idonei selezionati attraverso concorsi pubblici.