La creazione della biobanca all’Istituto di Candiolo-IRCCS: un punto cardine per la medicina di precisione.

Date:

28 novembre 2024 – 13:45

La creazione della biobanca presso l’Istituto di Candiolo-IRCCS rappresenta un punto cardine nella storia dell’istituzione, poiché la raccolta e la conservazione del materiale biologico proveniente da tumori sono fondamentali per gli studi sperimentali condotti. La responsabile scientifica, la professoressa Anna Sapino, sottolinea l’importanza cruciale di questo progetto nell’ambito della medicina di precisione. La biobanca, per essere riconosciuta come tale, deve rispettare rigorose procedure di certificazione e accreditamento istituzionali, garantendo regole etiche, anonimato dei donatori e tracciabilità dei campioni.In Italia esistono già altre biobanche che si dedicano non solo all’oncologia ma anche ad altre specialità mediche. Tuttavia, ciò che distinguerà questa nuova struttura sarà la sua sede dedicata su due piani: al piano terra troveremo il “forziere”, una struttura attrezzata con sistemi avanzati per la conservazione sicura del materiale biologico congelato e fissato in formalina; mentre al piano superiore saranno presenti i laboratori accessibili solo al personale accreditato.Il materiale biobancato comprenderà una vasta gamma di tipologie tumorali e potrà essere costituito da frammenti di tumore, cellule o sangue provenienti da soggetti affetti da diverse forme tumorali. Questo materiale sarà utilizzato non solo per lo studio della progressione delle malattie e la ricerca preclinica ma anche per identificare bersagli farmacologici e testare nuovi farmaci.I tumori coltivati in vitro richiedono cure specifiche per garantirne la vitalità: le cellule devono essere nutrite regolarmente in un ambiente sterile con un terreno di coltura ricco di sostanze nutrienti. Grazie alla capacità replicativa delle cellule tumorali è possibile generare nuovi “tumoroidi” mantenendo intatte le caratteristiche molecolari e fenotipiche.L’avvio dei lavori per la costruzione della biobanca è imminente e si prevede che l’intero progetto durerà 24 mesi. Una volta completata, questa struttura sarà aperta alla comunità scientifica che potrà accedere al materiale conservato presentando opportuni progetti di ricerca. L’obiettivo è quello di creare una risorsa condivisa a disposizione non solo dell’Istituto di Candiolo ma anche di altre istituzioni interessate alla ricerca oncologica e alle sue applicazioni cliniche.

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