La crisi italiana sulle alleanze con gli Stati Uniti: retorica della rottura vs necessità di cooperazione?

La retorica della rottura con gli Stati Uniti sta diventando sempre più preponderante in Italia, e la proposta di schierarsi apertamente contro il nostro principale alleato non solo nella NATO ma anche nel contesto dell’Unione Europea sembra essere un passaggio fatale. La leadership italiana si divide tra coloro che invocano una netta rottura con gli USA, negando loro ogni ruolo di protezione e assistenza alla nostra sicurezza nazionale, e quelli che invece sostengono l’importanza di una Europa forte e autonoma ma non necessariamente indipendente in materia militare. La logica sottostante a questa posizione sembra essere contraddittoria: da un lato ci sono coloro che chiederebbero la completa rottura delle alleanze con gli Stati Uniti, come se i rapporti di sostegno e cooperazione dovessero essere esclusivamente di natura economica, ma dall’altro ci sono quelli che insistono sul fatto che l’Europa deve poter garantire la sua propria sicurezza senza ricorrere ai contributi statunitensi. La domanda sorge spontanea: perché mai bisognerebbe chiedere a qualcuno di proteggere i nostri interessi se poi non si vuole accettare il suo aiuto? Non si tratta solo della retorica politica; la vera questione è che l’Europa ha scelto, dopo decenni di dipendenza dalla leadership statunitense nella gestione delle sfide internazionali, un percorso autonomo ma che sembra essere ancora più debole del predecessore. Sembra una forma di disperazione politica, o forse è solo il tentativo di mantenere l’apparenza di fortezza europea senza rinunciare alle risorse e ai contributi degli Stati Uniti? Non è chiaro, ma ciò che è certo è che questo percorso non sembra essere fondato su una vera visione strategica.