01 luglio 2024 – 11:45
La cultura è un bene prezioso che va tutelato e promosso con lungimiranza e coraggio. L’aumento delle tariffe per l’abbonamento ai musei in Piemonte e Valle d’Aosta ha suscitato polemiche e preoccupazioni tra i cittadini, ma anche tra i rappresentanti politici. Il Movimento 5 Stelle ha sollevato dubbi sul rischio di disincentivare la partecipazione della cittadinanza a causa di aumenti non sempre giustificati. La politica culturale non può limitarsi a seguire le leggi di mercato, ma deve considerare il ruolo fondamentale della cultura nel promuovere il turismo e lo sviluppo economico della regione.I consiglieri regionali Sarah Disabato e Alberto Unia hanno sottolineato la necessità di una riflessione più ampia sulla sostenibilità economica dei progetti culturali, senza ricorrere automaticamente agli aumenti delle tariffe. Il capogruppo in Consiglio Andrea Russi ha evidenziato la mancanza di alternative ponderate nella decisione dell’aumento, mentre il consigliere comunale Ferrante De Benedictis ha criticato l’assenza di una vera politica culturale orientata al potenziamento del settore.La cultura non può essere sacrificata sull’altare dei bilanci, ma deve essere valorizzata e incentivata attraverso politiche mirate che favoriscano la partecipazione attiva dei cittadini. L’aumento delle tariffe per l’abbonamento ai musei rappresenta solo uno degli ostacoli che si frappongono alla crescita e alla diffusione della cultura nel territorio. È necessario un cambio di prospettiva che ponga al centro il valore intrinseco della cultura come motore di sviluppo sociale ed economico.Le istituzioni devono agire con responsabilità e lungimiranza, evitando decisioni affrettate che possano compromettere il futuro della cultura nella regione. Solo attraverso un impegno comune e una visione condivisa sarà possibile garantire un accesso equo e sostenibile alla ricchezza artistica e culturale del Piemonte e della Valle d’Aosta.
