La decisione della commissione elettorale rumena di respingere la candidatura del controverso Calin Georgescu ha scatenato reazioni contrastanti.

La decisione della commissione elettorale rumena di respingere la candidatura del controverso Calin Georgescu, esponente dell’estrema destra, alle imminenti elezioni presidenziali ha scatenato una serie di reazioni contrastanti all’interno del Paese e oltre i confini nazionali. Georgescu, già vincitore del primo turno delle elezioni precedenti ma successivamente coinvolto in scandali legati al finanziamento illecito della sua campagna elettorale, è stato duramente contestato dalle istituzioni per le sue presunte attività illegali e per il presunto coinvolgimento con organizzazioni fasciste, razziste e xenofobe.Nonostante le pesanti accuse a suo carico e l’inchiesta giudiziaria in corso, Georgescu aveva deciso di tentare nuovamente la strada verso la presidenza. Tuttavia, la commissione elettorale ha posto un veto netto alla sua candidatura senza fornire dettagli sulle motivazioni di tale scelta. La reazione dei sostenitori di Georgescu non si è fatta attendere: centinaia di persone si sono radunate davanti alla sede della commissione elettorale per protestare contro questa decisione, ma sono state disperse dalle forze dell’ordine con l’uso di gas lacrimogeni.Georgescu stesso ha manifestato la sua indignazione su un social network definendo l’esclusione dalla corsa presidenziale come un attacco alla democrazia non solo in Romania ma in tutto il mondo. Le sue parole hanno suscitato diverse reazioni a livello internazionale, con Elon Musk che ha espresso solidarietà nei confronti dell’ex candidato estremista.Mentre alcuni sostengono che l’esclusione di Georgescu sia giustificata data la gravità delle accuse mosse nei suoi confronti, altri denunciano un presunto clima autoritario che si starebbe diffondendo in Europa. La vicenda continua a tenere banco sui social media e nei dibattiti politici, evidenziando le profonde divisioni presenti nella società rumena e l’impatto che eventi simili possono avere sul futuro democratico del Paese.