La Denominazione Delle Venezie, un modello di integrazione interregionale per il settore vitivinicolo.

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I dati economici costituiscono oggi un fattore essenziale nella formulazione delle strategie imprenditoriali delle aziende, specialmente in contesti di grande incertezza come quello attuale del settore vitivinicolo. In questo senso, la partnership tra Ismea e il Consorzio Doc delle Venezie rappresenta un modello innovativo e replicabile per altri operatori del comparto.La Denominazione “Delle Venezie”, che comprende gli areali del Pinot Grigio nel Triveneto, si è affermata come la prima produttrice di vini fermi in Italia e la seconda in assoluto, con una quota del 10% della produzione totale. I dati elaborati da Ismea rivelano che il 2024 ha segnato un ulteriore incremento degli imbottigliamenti, raggiungendo i 1,7 milioni di ettolitri (+4%), tendenza che dovrebbe proseguire anche nel 2025.La crescita delle vendite all’estero è stata particolarmente significativa, con il volume dell’export raddoppiato e il fatturato aumentato di oltre l’80% rispetto al 2017. Questo andamento è in netta controtendenza rispetto a quello osservato nel resto della Penisola e a livello Ue.Il Consorzio Doc delle Venezie rappresenta oggi il più grande modello di integrazione interregionale, unendo sotto una sola denominazione d’origine i territori del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento. La denominazione conta ora una superficie vitata potenziale di circa 27mila ettari e produce 230 milioni di bottiglie tracciate e dotate del Contrassegno di Stato, il 70% della produzione totale di Pinot Grigio del Triveneto.L’obiettivo della partnership tra Ismea e il Consorzio è quello di monitorare la funzionalità e l’efficienza della filiera produttiva e commerciale attraverso ricerche e studi approfonditi. Questo modello innovativo, replicabile da altri consorzi e aziende, prevede la riduzione dei rischi e l’anticipazione delle tendenze in un mercato sempre più incerto e imprevedibile.Il Presidente del Consorzio Doc delle Venezie, Albino Armani, sottolinea che la partnership con Ismea è fondamentale per trasformare l’analisi dei dati in un vantaggio competitivo nei mercati. Il Protocollo d’Intesa tra Ismea e il Consorzio consentirà di sviluppare analisi approfondite sui mercati, sui costi di produzione e sulle dinamiche commerciali.Il Presidente di Ismea, Livio Proietti, conferma l’impegno dell’Istituto a fornire strumenti di analisi e conoscenza a supporto degli operatori, nell’ottica di una filiera sempre più competitiva, resiliente e preparata alle sfide della contemporaneità.

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