La prima commissione del Consiglio superiore della magistratura ha deliberato all’unanimità a favore dell’approvazione di una risoluzione volta a difendere l’indipendenza e il prestigio della magistratura, nonché la sacralità della funzione giudiziaria. Tale decisione è stata presa in seguito agli attacchi subiti dai magistrati del tribunale di Bologna, i quali avevano precedentemente deferito il decreto governativo sui Paesi sicuri alla Corte di giustizia europea. La commissione ha espresso preoccupazione per le aspre critiche mosse da alte cariche istituzionali nei confronti di questa decisione, critiche che sembrano mettere in discussione l’imparzialità dell’organo giudicante senza alcun fondamento oggettivo.In un momento cruciale per la giustizia e per lo Stato di diritto, è essenziale garantire che i magistrati possano svolgere il proprio ruolo con indipendenza e serenità, al riparo da pressioni esterne o interferenze politiche. Solo così sarà possibile preservare l’integrità del sistema giudiziario e assicurare ai cittadini la tutela dei propri diritti e delle proprie libertà fondamentali.La risoluzione adottata rappresenta un importante passo avanti nella difesa della democrazia e dello stato di diritto, sottolineando l’importanza di preservare l’autonomia della magistratura e il rispetto per le decisioni giudiziarie. È fondamentale che le istituzioni e i cittadini stessi sostengano con fermezza l’indipendenza dei magistrati e la centralità del principio di separazione dei poteri, pilastri su cui si fonda lo Stato democratico.La commissione invita pertanto tutte le istituzioni a rispettare l’autonomia della magistratura e a evitare qualsiasi forma di interferenza indebita nei procedimenti giudiziari. Solo attraverso il pieno rispetto delle regole costituzionali e dei principi fondamentali della giustizia sarà possibile garantire un sistema giudiziario equo ed efficace, capace di assicurare ai cittadini la tutela dei propri diritti in modo imparziale e trasparente.
“La difesa dell’indipendenza della magistratura: la commissione del CSM vota all’unanimità”
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