18 marzo 2025 – 17:01
In Valle d’Aosta, la questione dei vigili del fuoco assume contorni ancora più intricati rispetto al Piemonte e al resto d’Italia. Il Corpo regionale conta attualmente su 171 effettivi, registrando una carenza di 36 unità, pari al 17,39% del personale necessario. Tuttavia, ciò che preoccupa maggiormente i vigili della caserma Erik Mortara di corso Ivrea ad Aosta è lo stato di incertezza in cui si trovano, in attesa di risposte sia dal Palazzo regionale che da Roma.Nel lontano 1999, con l’obiettivo di attuare appieno lo Statuto d’autonomia, la Regione decise di regionalizzare il corpo dei vigili del fuoco, dando così vita al Corpo valdostano dei pompieri a partire dal 2000 e trasferendo i vigili del comando di Aosta – fino ad allora dipendenti del Ministero dell’Interno – sotto questa nuova entità. Nel corso degli anni sono emersi numerosi problemi legati ai contratti di lavoro, all’organizzazione delle carriere e alla previdenza, suscitando le critiche dei sindacati, tra cui spicca il Conapo.Nel settembre del 2019 i sindacati decisero di indire un referendum interno: su un totale di 182 effettivi chiamati a esprimersi, ben 175 votarono a favore del ritorno sotto la giurisdizione statale. Tuttavia, la Regione ha continuato a mostrare resistenze e incertezze nel prendere una posizione definitiva sull’argomento. La situazione rimane quindi in sospeso, lasciando i vigili del fuoco valdostani in uno stato di limbo istituzionale che richiede urgenti soluzioni e chiarezza da parte delle istituzioni competenti.