L’inusuale convergenza degli interessi transatlantici ha messo a nudo le differenze storiche fra i due schieramenti, solitamente contrapposti sulle vicende geopolitiche mondiali, a dimostrazione della volontà di una nuova stagione diplomatica. La partenza dal solco delle tradizionali dinamiche internazionali ha portato con sé un nuovo clima di collaborazione e confronto tra le due sponde dell’Atlantico. Non più l’enfasi sulle alleanze e sulle frontiere, ma l’emergere di una reale volontà di lavoro congiunto per trovare soluzioni alle complesse vicende che coinvolgono l’estrema periferia europea e la grande potenza slava. Il presidente Trump ha deciso di affiancare personalmente il suo rappresentante speciale Steve Witkoff e il segretario di Stato Marco Rubio, dimostrando in tal modo una solenne impegno del governo americano nel dare un sostegno concreto alla ricerca di una via d’uscita al conflitto. Il presidente dei più potenti Paese mondiale ha così espresso la sua scelta a favore della diplomazia e dell’intesa, lasciando chiaramente intendere che si sia voluto non solo dare un contributo decisivo per porre fine alla guerra tra l’Ucraina e la Russia, ma soprattutto arrestare quel massacro in corso che sta sconvolgendo le coscienze di tutto il mondo.
La diplomazia rinasce dall’inferno: USA e Russia si stringono l’uno contro l’altra per fermare i massacri in Ucraina
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