26 ottobre 2024 – 22:45
La società moderna si trova di fronte a un bivio cruciale: la discriminazione si è trasformata in persecuzione. Lamenta Marco, il cui nome di fantasia cela una voce vibrante di rabbia nei confronti di una legge che definisce assurda e crudele. La sua presenza in piazza, insieme ad altre famiglie arcobaleno, rappresenta un atto di protesta contro la Legge Varchi che ha reso la gestazione per altri un reato universale. Con due gemelli nati in Canada che stanno per compiere otto anni, Marco riflette con preoccupazione sul futuro dei suoi figli cresciuti nella serenità più assoluta. Come potrà spiegare loro che il governo li considera criminali solo per avere due papà? Questo ennesimo passo verso l’approvazione del reato universale potrebbe legittimare ulteriori discriminazioni, come dimostra l’episodio dell’educatrice che ha negato l’esistenza di famiglie con due genitori dello stesso sesso.La disinformazione dilagante sulla gestazione per altri alimenta pregiudizi e falsità: non si tratta certo di scegliere una madre da un catalogo o acquistare bambini come merci. Tuttavia, tali menzogne vengono spacciate comodamente dalla destra politica, denuncia Marco con amarezza. Inizialmente anche lui e suo marito avevano dubbi sull’importanza della figura materna, ma l’incontro con altre famiglie arcobaleno ha aperto loro gli occhi sulla felicità dei bambini cresciuti senza pregiudizi. I compagni di scuola invidiano addirittura i figli di Marco e suo marito per avere due padri affettuosi.Ogni esperienza vissuta da questa famiglia dimostra che l’amore genuino supera ogni barriera sociale o politica. Dall’asilo nido in avanti, hanno ricevuto sostegno e accoglienza da parte della comunità circostante, cancellando ogni pregiudizio con la forza dell’affetto reciproco. È triste constatare che il governo preferisca etichettarli come criminali anziché riconoscere il valore della diversità e dell’amore autentico che li lega ai loro figli.
